martedì 15 maggio 2012

a occhio...il pane

Impastare mi piace molto. Certo, con la tendinite sempre pronta a far un balzo in avanti non è il massimo, ma mi rilassa. Mi piace moltissimo sentire l'impasto che prende forma sotto le mie manine.
Il tatto, per me, è fondamentale. Un pò come l'olfatto per capir se una pietanza è giusta di sale. Se non tocco, se non "ci metto mano", io non so capir se la pasta che sto lavorando va bene, avrà un buon risultato, o sarà una roba da buttar via. Il brutto è che in questo modo le dosi van a farsi benedire. O, meglio, son puramente indicative: tu segui una ricetta, pesi gli ingredienti, ma poi "fai a occhio"(o a naso o a palato).
Brutto perchè se devi spacciar una ricetta, non sai mai come farlo, non sai che dire e te ne stai ore, lì, a cercar di far capire come si deve procedere, cosa e quanto usare e così via.
E' una cosa ereditata da mammà. Lei fa a occhio. Come sua madre. Son poche, infatti, le ricette nel quadernone a quadretti di famiglia, che prevedono dosi precise.
A me affascina. Ho sempre pensato che rientra nell'arte della cucina. E nei segreti di ogni brava massaia. Più di un ingrediente non svelato, magico, la differenza è tutta là, nell'occhio che vede, nelle mani che impastano e toccano amalgamano, sentono, nel naso che annusa.

Da tempo vedevo alla tv e leggevo ovunque della pasta madre o lievito madre che dir si voglia.
Oggi è quasi una moda revival. Ma ai tempi di nonna era la regola aurea: lievito di birra?No grazie. E si stava tutti meglio.
Certo la farina, il grano, l'acqua, che fan veramente, ma veramente la differenza, erano molto diversi da quelli di oggi. Ma con buona pace dei tempi andati e grazie a qualche buon coltivatore e mulino, si può ancora sperar di trovar farine buone.
Mia madre fa il pane in casa da un pò. In verità in passato l'ha fatto spessissimo. Ma poi tra impegni vari, lavoro, figli, insomma.. tempo non ce n'è. E la cucina in certi casi, abbisogna di tempo,paziente, per dar frutti buonissimi. L'amore e il tempo, son ingredienti di cui non si può far a meno.
Ha ripreso dopo tanto a sfornar pagnottine e anch'io ho voluto provare a imparar l'arte (per metterla da parte..ma anche per metter da parte qualcosa di buono e sano in dispensa!)..non lavorando, per il momento, di tempo per cimentarmi in nuove avventure ne ho. Meglio approfittare!:-)
La pasta madre che ho usato, però, non me l'ha spacciata mia madre, ma la zia del mio fidanzato: una simpaticissima e dolcissima donna di 70 anni che sforna pagnottone da decenni! Insomma, l'avete capito: il suo lievito madre è una garanzia! (non che quello di mia madre non lo sia eh..ma questo è bello vecchiotto..).
Così un bel dì, me ne ha dato un pò..non potevo non provar a farci almeno una pagnottina piccina!
Vi confesso che per una incapace di girar la frittata con un colpo di padella, l'idea di far il pane spaventava un pò. Più che altro mi dispiaceva far "morire" un lievito vivo da decenni. Così,facendo rigorosamente tre segni di croce e armandomi di tanta pazienza, amore e speranza..ho provato.
E tadaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Ecco a voi la mia mini pagnottina :-)

Beh, per le food blog esperte questa è una sciocchezza, lo so. Ma per me è quasi una conquista storica!
Specie per il tempo impiegato!;-)


Per farlo vi occorre:
  • lievito madre di buona qualità, meglio se già attivo. Altrimenti potete farlo da voi con acqua e farina e attivandolo a giorni alterni. 
  • farina q.b. cioè tutta quella che serve.. a occhio,appunto.
  • sale o miele o zucchero.
Per far il lievito madre e attivarlo, c'è chi aggiunge il miele o lo zucchero o i malti vari. Io avendolo già non li ho messi. Il sale che trovate è per l'impasto del pane e non per far il lievito. La quantità?A occhio. Io ne metto poco perchè preferisco il pane "sciapo"(insipido). Poi fate vobis.
Io impasto a mano, rigorosamente.Altrimenti non capisco se l'impasto vien bene o no.
La macchina del pane non ce l'ho. Ma potete anche usar quella,credo. O una impastatrice di qualsiasi tipo purchè capiente. 
Non ho neppure il forno a legna (la zia sì!Beato chi ce l'ha!) e ho usato un normalissimo forno elettrico. Che volete? Bisogna adattarsi :-)
Però il risultato mi piace:-)
Per una alle prime armi può andare, no?
Beh, ora resta la prova con l'olio extra vergine di oliva...vi terrò aggiornati!:-)

5 commenti:

  1. wowwwwwwwwwwwwww sembra "vero" aahahahahah scherzo.e' bellissimo.., e sicuramente buonissimo.., molto meglio del mio.., che stasera e' uscito " gnessato" uff.....
    ...weee porto l'olio di loreto, le fave ed il pecorino dell'altra volta? -----io ci berrei pure un bel pecorino..fresco..eh????
    :-) mo' arrivo!!

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  2. Ogni tanto vengo a curiosare cosa fa di buono la mia cognatina!! ;) hehe! Ci devo provare anche io a fare il pane, vedremo cosa verrà fuori, spero non una schifezza da buttare via!!
    Baci baci ;)

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  3. Rimbalzo qui dal blog di Ele ...la foto del pane mi ha attrato terribilmente , dev'esser la fame..
    Dicevo..
    Ma che brava che sei stata!
    Io amo follemente il pane caldo ( poi non lo mangio paraticamte mai perchè son sempre a dieta ma non divaghiamo) , complimenti!
    Dicono che fare il pane ( e la pasta madre ) insegni alla pazienza... anche per questo dovrei provare a farlo!
    Quanto alle ricette a "allo sporcarsi le mani" son d'accordo con te, a cucinare ci si sporca e così dev'essere e sopratutto si aggiunge a occhio e si modificano le ricente a nostro piacimento...
    all'inizio si seguono alla lettera e poi si personalizzano come ci sembra meglio! E' così che facevan le nostre nonne... e dele nonne tutto si può dire , ma certo eran cuoche eccezionali!

    A presto!

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  5. sei bravissima... io negli anni ho provato ma proprio sono negata
    non riesco ad impastare niente

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